lunedì 12 aprile 2010

Luciano Moggi in galera!

Che il sistema giudiziario in Italia avesse delle falle interne era risaputo, ma stavolta siamo di fronte ad un colpo di scena veramente incredibile: è trapelato, da fonti non rivelabili, che l'udienza di domani su Calciopoli potrebbe essere quella decisiva ai danni dell'imputato principale Luciano Moggi. Si vocifera di una condanna a 5 anni di reclusione per aver ideato e manovrato un sistema di stampo mafioso volto ad apportare vantaggi economici e/o sportivi alla società di cui era direttore generale (la Juventus).

Dopo quest'ultimo periodo, in cui la difesa dell'ex dirigente aveva provato ad ammorbidire l'eventuale condanna tirando in ballo pseudo-intercettazioni ai danni di altre società, la giustizia ha finalmente fatto il suo corso, incriminando il colpevole.

1 commento:

Pseudointercettazione a caso ha detto...

CHE TELEFONATA - La trasmissione comincia con l’ascolto di una nuova (e brutta) telefonata Facchetti-Bergamo, in cui si discute dello score di Bertini con l’Inter di Bertini alla vigilia della semifinale di Coppa Italia (poi vinta da Mancini sulla Roma) contro il Cagliari (1-1 il 12 maggio).
Poi si fa la griglia.
Facchetti: «Guarda, ho visto lo score di Bertini che con noi ha 4 vittorie, 4 pareggi e 4 scon­fitte...»
Bergamo: «Porca miseria allo­ra facciamo 5,4,4. Ma vittorie»
F.: «Ma diglielo che è determi­nante, domani. Ha fatto 12 partite, 4 4 4»
B.: «Una la smuove, ma quella che comincia per V. Sì, lo devo sentire. Non ti preoccupare, ha capito come si cammina: è un ragazzo intelligente, ha capito. Meglio tardi che mai. Senti Giacinto per domenica è una partita che consideriamo abba­stanza tranquilla ci mettiamo anche un esordiente (in griglia, ndr). Per voi va bene?»
F.: «Va bene, se vuoi anche... Va bene...»
B.: «Però volelo dirtelo, non pensare mai ad una mia disat­tenzione ».
F.: «Domenica un esordiente mi va anche bene».
B.: «Un esordiente, c’è Mazzo­leni »
F.: «Mazzoleni è bergamasco... C’è pure il fratello».
B.: «E’ un bravo giovane, ha bei numeri, ma il più giovane che è più bravo: ha trent’anni e promette bene, ha bei numeri»
F.: «Non c’è problema»
B.: «Senti, me li passi per do­menica quattro biglietti per un cliente, biglietti normali? Posso lasciarti il nome a te?»
F.:: «Non c’è problema, chiama­mi venerdì o sabato. Chiama me che...»
B.: «In bocca al lupo».
F.: «Mi raccomando, diglielo»
B.: «Sarà fatto».Alvaro Moretti