Che il sistema giudiziario in Italia avesse delle falle interne era risaputo, ma stavolta siamo di fronte ad un colpo di scena veramente incredibile: è trapelato, da fonti non rivelabili, che l'udienza di domani su Calciopoli potrebbe essere quella decisiva ai danni dell'imputato principale Luciano Moggi. Si vocifera di una condanna a 5 anni di reclusione per aver ideato e manovrato un sistema di stampo mafioso volto ad apportare vantaggi economici e/o sportivi alla società di cui era direttore generale (la Juventus).
Dopo quest'ultimo periodo, in cui la difesa dell'ex dirigente aveva provato ad ammorbidire l'eventuale condanna tirando in ballo pseudo-intercettazioni ai danni di altre società, la giustizia ha finalmente fatto il suo corso, incriminando il colpevole.
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CHE TELEFONATA - La trasmissione comincia con l’ascolto di una nuova (e brutta) telefonata Facchetti-Bergamo, in cui si discute dello score di Bertini con l’Inter di Bertini alla vigilia della semifinale di Coppa Italia (poi vinta da Mancini sulla Roma) contro il Cagliari (1-1 il 12 maggio).
Poi si fa la griglia.
Facchetti: «Guarda, ho visto lo score di Bertini che con noi ha 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte...»
Bergamo: «Porca miseria allora facciamo 5,4,4. Ma vittorie»
F.: «Ma diglielo che è determinante, domani. Ha fatto 12 partite, 4 4 4»
B.: «Una la smuove, ma quella che comincia per V. Sì, lo devo sentire. Non ti preoccupare, ha capito come si cammina: è un ragazzo intelligente, ha capito. Meglio tardi che mai. Senti Giacinto per domenica è una partita che consideriamo abbastanza tranquilla ci mettiamo anche un esordiente (in griglia, ndr). Per voi va bene?»
F.: «Va bene, se vuoi anche... Va bene...»
B.: «Però volelo dirtelo, non pensare mai ad una mia disattenzione ».
F.: «Domenica un esordiente mi va anche bene».
B.: «Un esordiente, c’è Mazzoleni »
F.: «Mazzoleni è bergamasco... C’è pure il fratello».
B.: «E’ un bravo giovane, ha bei numeri, ma il più giovane che è più bravo: ha trent’anni e promette bene, ha bei numeri»
F.: «Non c’è problema»
B.: «Senti, me li passi per domenica quattro biglietti per un cliente, biglietti normali? Posso lasciarti il nome a te?»
F.:: «Non c’è problema, chiamami venerdì o sabato. Chiama me che...»
B.: «In bocca al lupo».
F.: «Mi raccomando, diglielo»
B.: «Sarà fatto».Alvaro Moretti
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